Perché le diete non funzionano? Seguire delle diete ferree non è il giusto approccio per raggiungere obiettivi. In questo articolo spieghiamo perché e cosa fare invece.
Le diete non funzionano.
Sono come una gita in barca, ci sali e poi ci scendi e tutto torna come prima. Come quando leggi un libro, inizio fine e stop. Forse ti porti dietro qualcosa ma il fatto vero è che torni a fare le stesse cose che facevi prima.
Questo è anche il motivo per cui molti poi pensano che monitorare quello che mangi non funziona. Perché ti fai la tua dieta, poi riprendi tutti i chili e allora pensi che alla fine non funzionava poi così tanto bene.
Statisticamente il sovrappeso aumenta e statisticamente le persone che rimettono tutti i chili dopo una dieta triplicano di anno in anno.
Ma perché le diete non funzionano? Principalmente perché non ti insegnano quasi mai nulla. Di norma hanno ognuna le sue regole, i suoi cibi proibiti, i suoi cibi concessi e tutta una serie di referenze scientifiche che dicono che quel metodo è quello giusto.
La paleolitica ha studi a supporto del fatto che non siamo adattati ai cereali e quindi dobbiamo mangiare come l’uomo del paleolitico. Carne verdura e frutta.
La Vegana invece dice il male è la carne e che fa venire il cancro e via centinaia di studi che lo dimostrano.
La zona ci dice che è la glicemia che fa la differenza (anche se la zona è una delle poche diete che ha un senso perché ti fa monitorare quanto mangi e ti fa mangiare cibi poco lavorati e poco calorici) e che non devi far uscire la glicemia da una “zona” che poi sale l’insulina e muori.
La chetogenica sostiene che i carboidrati ci fanno male e noi siamo fatti per bruciare grassi… e bruciare grassi vuol dire dimagrire vero? Falso. Bruciare grassi vuol dire usarli come risorsa energetica, ma se mangi solo grassi sarà ovvio che userai quelli come benzina no?
I vari venditori di fuffa ci dicono che i cibi oggi non hanno più vitamine e minerali e che dobbiamo bere solo beveroni, e via di studi scientifici e premi nobel a sostegno. C’è pure Cristiano Ronaldo!
Poi si passa alla follia pura:
Solo mele, solo uova, solo frutta, solo carne.
Ora, dovremmo fermarci un attimo a ragionare. Se tutti ci dicono che la loro dieta è quella giusta e se tutti hanno un sacco di studi scientifici a supporto delle loro tesi, già una veloce considerazione dovremmo farla: tutto e il contrario di tutto si può dimostrare in ambito scientifico, prendendo piccoli studi mirati a sostegno della tesi. È un po’ come “ma lo ha detto il medico” e allora è per forza corretto.
Ora veniamo al polo opposto, quelli che “basta che entra nelle calorie e nei macro e allora va bene”.
Si, ni, forse per persone particolarmente brave a gestire l’alimentazione nella vita quotidiana, ma per molti mettersi li a comporre micro pasti perfetti al grammo non è una scelta sostenibile e poi, anche se è vero che le calorie sono la cosa più importante, mangiare solo nutella a patto che ci rientri credo non sia un buon sistema per stare in salute.
E quindi? Se le diete non vanno bene o mettere qualsiasi cosa nelle proprie calorie non va bene che cosa devo fare?
Beh, la prima regola è la consapevolezza. Se non sai quello che mangi non puoi cambiare quello come mangi.
Immagina di voler risparmiare; qual è la prima cosa che devi fare? Sapere quanto spendi!
La stessa cosa vale per l’alimentazione. Fatti un diario.
Breve storia:
Ieri sono andato a prendere delle verdure grigliate da una gastronomia che ho sotto casa e il cuoco mi ha chiesto di aiutarlo a dimagrire. È partito chiedendomi se la pizza va bene, dicendo che non mangia pane, sostenendo che spesso mangia sano però ama anche gli alcolici…
Voleva una soluzione veloce, ma la soluzione veloce non c’è. Gli ho detto che sarei passato una settimana dopo e che mi avrebbe dovuto dare un diarietto dettagliato di quello che mangia, pensando tutti i cibi.
Eh ma se sono fuori? Fai una stima e segna. Eh ma se mangio dalla nonna? Fai una stima e segna. Eh ma se ho il compleanno o il matrimonio? Fai una stima e segna.
In questo modo avremo dato via a due meccanismi importanti:
1. Diventi più consapevole di quello che mangi
2. Tenderai a mangiare cose più semplici da scrivere e da stimare che di solito corrispondono a scelte più salutari.
Forse non ci crederai ma molte persone iniziano a dimagrire solo segnando quello che mangiano, semplicemente perché si rendono conto di quello che fanno. E si, se te lo stai chiedendo, dimagriscono anche senza seguire una dieta. Questo perché monitorare quello che mangi la maggior parte delle volte ti fa mangaire meno e inizialmente può bastare per dare risultati.
A volte, le diete non funzionano perché sle segui solo per 5 giorni su 7, poi a causa della restrizioni ci si concede di tutto, le calorie salgono e via tutto al vento.
La nostra mente è una macchina subdola 🙂
Inizia da qui, anche perché il nostro corpo vuole tempo. Non è mangiando un insalata che dimagrisci come non è mangiando una pizza che ingrassi.
Quello che fai ripetutamente nel tempo fa la differenza; è un concetto semplice, una frasetta bella da leggere, ma che nessuno interiorizza e pochi mettono in pratica.
Se vuoi perdere adipe devi dire al tuo corpo principalmente due cose:
primo che ti muovi tanto, secondo che non c’è troppa abbondanza di cibo.
[In questo articolo sfatiamo il mito di camminare per dimagrire]
Quello che è vero, tra tutte le follie che vediamo ogni giorno, è che il nostro DNA è molto simile da circa 2,5 milioni di anni ed è solo negli ultimi 10.000 che abbiamo cambiato le nostre abitudini alimentare grazie all’allevamento e all’agricoltura.
10.000 anni su 2,5 milioni sono coma una pagina su un libro da 250 pagine. Niente.
Quello che sappiamo per certo è che se abbiamo abbondanza di cibo costante il nostro corpo lo mette via temendo periodi di carestia.
Sappiamo anche che il nostro corpo con una leggera carenza di cibo utilizza se stesso per ricavare energia.
Sappiamo anche che se spostiamo del peso il nostro corpo tende a tenere i muscoli e a usare il grasso per colmare questa energia. (Qui puoi provare 3 allenamenti gratuiti)
Ma sappiamo anche che per mettere in moto questi processi ha bisogno di stimoli ripetuti nel tempo. Ovvero non bastano pochi giorni, ma bisogna dargli dei segnali chiari per qualche settimana.
Tornando alle diete, il problema è che spesso non ci insegnano nulla se non a proibire dei cibi e a usarne degli altri. Ci insegnano un credo, una religione da sostenere e da difendere contro altri credi.
Per questo motivo noi preferiamo insegnarti come fare (abbiamo anche un corso gratuito di 5 giorni) piuttosto che dare delle regole senza spiegare il perché.
Le religioni lasciamole agli dei.
Primo passo consapevolezza. Monitora quello che mangi per due settimane.
Usa un diario, usa un’app di monitoraggio delle calorie, ma inizia da qui.
Altrimenti ti ritroverai sempre a pensare che tu non vai bene, che per te quella dieta non funziona e forse è il caso di provarne una nuova.
Magari ci hanno anche fatto un documentario su Netflix…
Se vuoi approfondire qui sotto trovi il nostro corso gratuito di 5 giorni sulle basi del dimagrimento, ti spiegheremo perché le diete non funzionano, ma sopratutto come imparare a fare da subito le cose giuste.